sabato 26 novembre 2011
giovedì 6 ottobre 2011
Due Torri
Visualizzazione ingrandita della mappa
Se Al-Kaida avesse saputo di queste "Due Torri" avrebbe fatto cose di pazzi!!
lunedì 3 ottobre 2011
Perchè NoPlane.
Ho iniziato cercando informazioni su come avesse potuto un B757 “scavalcare” la collina di Arlington a Washington là dove è sepolto il milite ignoto Usa ed il presidente Kennedy.
Non ho trovato granchè, sembrava che più che un aereo che volava basso si parlasse di una moto da cross che saltava alta.
Ma in quei giorni uscì il libro di Thierry Meyssan, che proponeva una teoria noplane per il solo evento del Pentagono.
In realtà stava crescendo la teoria no plane anche per l’evento in Pennsylvania, dove non era possibile vedere neanche un pezzettino di relitto d’aereo.
Ma guardando e riguardando i filmati relativi al WTC non era possibile pensare che quelli che ci venivano propinati fossero aerei.
Anche le qualità dinamiche dello sviluppo del volo non erano granchè: virate impossibili, velocità non raggiungibili.
Ma allora perché non pensare ad un’ipotesi NoPlane globale?
Perché no?
E fu così che divenni NoPlaner
Non ho trovato granchè, sembrava che più che un aereo che volava basso si parlasse di una moto da cross che saltava alta.
Ma in quei giorni uscì il libro di Thierry Meyssan, che proponeva una teoria noplane per il solo evento del Pentagono.
In realtà stava crescendo la teoria no plane anche per l’evento in Pennsylvania, dove non era possibile vedere neanche un pezzettino di relitto d’aereo.
Ma guardando e riguardando i filmati relativi al WTC non era possibile pensare che quelli che ci venivano propinati fossero aerei.
Anche le qualità dinamiche dello sviluppo del volo non erano granchè: virate impossibili, velocità non raggiungibili.
Ma allora perché non pensare ad un’ipotesi NoPlane globale?
Perché no?
E fu così che divenni NoPlaner
sabato 1 ottobre 2011
giovedì 2 giugno 2011
Abbastanza semplice
Era un video valido sia per beginners che per "scafati"
"http://www.youtube.com/v/3NkQZnotGM8
sabato 23 aprile 2011
domenica 13 febbraio 2011
incidenti aerei
liberamente estratto da:
http://www.italianvipers.com/smf/index.php?action=printpage;topic=6733.0
Il 26 aprile 1945: Nella stazione di Alessandria si sta formando un treno tedesco per far tornare in Germania gruppi consistenti di soldati tedeschi e 2 P-47 del 1° Gr Caccia dell'Aeronautica Brasiliana ("Senta Pua"), armati due bombe ai travetti sub-alari, eseguono un attaco in direzione nord-sud. Il primo aereo sgancia le bombe e passa indenne, il secondo, pilotato dal 1° ten aviatore Louiz Lopes Dornelles (http://www.sentandoapua.com.br/joomla/c ... tro=BO-363 (http://www.sentandoapua.com.br/joomla/content/view/63/?registro=BO-363)) viene colpito dalla reazione tedesca (1 o più quadrinate su carro pianale) e si schianta subito dopo la recinzione della stazione (non ricordo se primao dopo aver sganciato le bombe). Il pilota viene sbalzato dal cockpit e scaraventato sul muro di una casa ad oltre 100 dal punto dell'impatto. Sino ad una ventina di anni orsono, prima che la casa venisse ridipinta, erano ancora presenti le tracce dell'impatto del pilota e dei rottami sulla facciata della casa.
Analisi tecnica sull’abbattimento ed impatto al suolo del velivolo P. 47
Sulla scorta della relazione rilasciata dal testimone oculare, Sig. Orsetti Angelo, si può dedurre quanto segue:
«Tra le ore 8,15 e le ore 8,30 due P. 47 “Thunderbolt” dell’Aeronautica Brasiliana si sono presentati sul cielo della stazione ferroviaria di Alessandria e sono entrati in picchiata per sganciare il carico di bombe su di un treno in manovra sui binari. Gli stessi erano in fila indiana un po’ distanziati: il primo velivolo sganciò le bombe ed in fase di richiamata si abbassò a mitragliare il treno; il secondo velivolo, pilotato dal Primo Tenente Luiz Dornelles, lo seguì nella picchiata, sganciò le bombe e, mentre era in fase di richiamata, fu colpito dall’artigleria contraerea.
Il velivolo colpito non riuscì a effettuare integralmente la richiamata ed andò ad impattare il terreno, spiattellando, fra i binari ed il muro di cinta della stazione. Come accade in questi casi, il velivolo va in frantumi che sfondano il magazzino del Telegrafo di Stato ed il muro di cinta e vanno ad impattare l’edificio che tuttora si trova in via Spalto Borgoglio, angolo via Cardinale Caselli; la benzina ancora custodita nei serbatoi esplode ed appicca il fuoco alla casa.
È noto che il corpo umano riesce a rimanere quasi integro anche se sottoposto ad accelerazioni superiori ai quaranta “G”, mentre il velivolo incomincia a rompersi oltre i 13 “G” (coefficiente di robustezza); per questo motivo molto spesso il corpo del pilota si separa dai frantumi dell’aeroplano e molto spesso viene proiettato oltre le parti stesse del velivolo. Le bombe non potevano essere più agganciate al velivolo al momento dell’impatto sul terreno altrimenti la loro esplosione avrebbe dilaniato completamente il corpo del pilota. Il fatto che detto corpo sia andato ad impattare la casa di via Spalto Gamondio (al numero 54) al primo piano dimostra chiaramente quanto sopra detto e che cioè il velivolo ha spiattellato al suolo in fase di richiamata e che il corpo del pilota è stato proiettato molto lontano. Osservando attentamente la casa di via Spalto Gamondio, angolo Via Caselli, si vede che le tracce delle riparazioni fatte a suo tempo indicano che non fu una esplosione di bombe a danneggiarla, ma bensì l’impatto di frantumi del velivolo, fra i quali sicuramente il più consistente era il motore (vedi testimonianza del Sig. Orsetti).
....; il fatto più impressionante è che, quando il velivolo spiattella sul terreno con un angolo di impatto molto piccolo, va in briciole ed il corpo del pilota viene spesso ritrovato, ancora legato al seggiolino, in posizione più avanzata di quella del velivolo stesso, e con la struttura resistente del corpo quasi integra; ovviamente a cedere sono gli organi interni. In sintesi ritengo che non ci siano dubbi sulla dinamica dell’incidente occorso al Primo Tenente Luiz Dornelles.
http://www.italianvipers.com/smf/index.php?action=printpage;topic=6733.0
Il 26 aprile 1945: Nella stazione di Alessandria si sta formando un treno tedesco per far tornare in Germania gruppi consistenti di soldati tedeschi e 2 P-47 del 1° Gr Caccia dell'Aeronautica Brasiliana ("Senta Pua"), armati due bombe ai travetti sub-alari, eseguono un attaco in direzione nord-sud. Il primo aereo sgancia le bombe e passa indenne, il secondo, pilotato dal 1° ten aviatore Louiz Lopes Dornelles (http://www.sentandoapua.com.br/joomla/c ... tro=BO-363 (http://www.sentandoapua.com.br/joomla/content/view/63/?registro=BO-363)) viene colpito dalla reazione tedesca (1 o più quadrinate su carro pianale) e si schianta subito dopo la recinzione della stazione (non ricordo se primao dopo aver sganciato le bombe). Il pilota viene sbalzato dal cockpit e scaraventato sul muro di una casa ad oltre 100 dal punto dell'impatto. Sino ad una ventina di anni orsono, prima che la casa venisse ridipinta, erano ancora presenti le tracce dell'impatto del pilota e dei rottami sulla facciata della casa.
Analisi tecnica sull’abbattimento ed impatto al suolo del velivolo P. 47
Sulla scorta della relazione rilasciata dal testimone oculare, Sig. Orsetti Angelo, si può dedurre quanto segue:
«Tra le ore 8,15 e le ore 8,30 due P. 47 “Thunderbolt” dell’Aeronautica Brasiliana si sono presentati sul cielo della stazione ferroviaria di Alessandria e sono entrati in picchiata per sganciare il carico di bombe su di un treno in manovra sui binari. Gli stessi erano in fila indiana un po’ distanziati: il primo velivolo sganciò le bombe ed in fase di richiamata si abbassò a mitragliare il treno; il secondo velivolo, pilotato dal Primo Tenente Luiz Dornelles, lo seguì nella picchiata, sganciò le bombe e, mentre era in fase di richiamata, fu colpito dall’artigleria contraerea.
Il velivolo colpito non riuscì a effettuare integralmente la richiamata ed andò ad impattare il terreno, spiattellando, fra i binari ed il muro di cinta della stazione. Come accade in questi casi, il velivolo va in frantumi che sfondano il magazzino del Telegrafo di Stato ed il muro di cinta e vanno ad impattare l’edificio che tuttora si trova in via Spalto Borgoglio, angolo via Cardinale Caselli; la benzina ancora custodita nei serbatoi esplode ed appicca il fuoco alla casa.
È noto che il corpo umano riesce a rimanere quasi integro anche se sottoposto ad accelerazioni superiori ai quaranta “G”, mentre il velivolo incomincia a rompersi oltre i 13 “G” (coefficiente di robustezza); per questo motivo molto spesso il corpo del pilota si separa dai frantumi dell’aeroplano e molto spesso viene proiettato oltre le parti stesse del velivolo. Le bombe non potevano essere più agganciate al velivolo al momento dell’impatto sul terreno altrimenti la loro esplosione avrebbe dilaniato completamente il corpo del pilota. Il fatto che detto corpo sia andato ad impattare la casa di via Spalto Gamondio (al numero 54) al primo piano dimostra chiaramente quanto sopra detto e che cioè il velivolo ha spiattellato al suolo in fase di richiamata e che il corpo del pilota è stato proiettato molto lontano. Osservando attentamente la casa di via Spalto Gamondio, angolo Via Caselli, si vede che le tracce delle riparazioni fatte a suo tempo indicano che non fu una esplosione di bombe a danneggiarla, ma bensì l’impatto di frantumi del velivolo, fra i quali sicuramente il più consistente era il motore (vedi testimonianza del Sig. Orsetti).
....; il fatto più impressionante è che, quando il velivolo spiattella sul terreno con un angolo di impatto molto piccolo, va in briciole ed il corpo del pilota viene spesso ritrovato, ancora legato al seggiolino, in posizione più avanzata di quella del velivolo stesso, e con la struttura resistente del corpo quasi integra; ovviamente a cedere sono gli organi interni. In sintesi ritengo che non ci siano dubbi sulla dinamica dell’incidente occorso al Primo Tenente Luiz Dornelles.
sabato 29 gennaio 2011
Fisica degli scontri
Ci sono abbastanza esempi di ciò che succede in un "vero" scontro.
Ma molti si dissociano dal conoscere (dissonanza cognitiva)
giovedì 13 gennaio 2011
No Glass!
Un B767 (145 tonnellate) a 255 mt/sec (920 kmh/3600sec) ha un'energia di 470.000.000 Kgm circa.*
In nessuna delle Torri è caduto un bicchiere da un tavolo, nonostante la Torre avrebbe assorbito l'energia cinetica di una sleppa laterale da 470.000.000 kgm.
Almeno un bicchiere per terra dovrebbe essere caduto.
Invece niente!!!
NO GLASS!
* da wikipedia : . L'energia cinetica quindi è associata alla massa e alla velocità di un corpo in movimento. L'energia cinetica di un punto materiale può essere espressa matematicamente dal semiprodotto della sua massa per il quadrato del modulo della sua velocità.
In nessuna delle Torri è caduto un bicchiere da un tavolo, nonostante la Torre avrebbe assorbito l'energia cinetica di una sleppa laterale da 470.000.000 kgm.
Almeno un bicchiere per terra dovrebbe essere caduto.
Invece niente!!!
NO GLASS!
* da wikipedia : . L'energia cinetica quindi è associata alla massa e alla velocità di un corpo in movimento. L'energia cinetica di un punto materiale può essere espressa matematicamente dal semiprodotto della sua massa per il quadrato del modulo della sua velocità.
domenica 9 gennaio 2011
BIA (Barzellettieri in Action)!
Da quelle parti scrivono:
Velocità dell'aereo al momento dell'impatto: attorno ai 500Knots, ovvero circa 575Km/h.
Meno male che si capiscono fra di loro!
L'avranno mai pilotato un aereo questi fratelli?
Preferiscono organizzare discussioni da Luna Park!
Velocità dell'aereo al momento dell'impatto: attorno ai 500Knots, ovvero circa 575Km/h.
Meno male che si capiscono fra di loro!
L'avranno mai pilotato un aereo questi fratelli?
Preferiscono organizzare discussioni da Luna Park!
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